(g.l.) Un secolo fa nasceva a Firenze Margherita Hack, la grande astrofisica che ha vissuto la sua lunga e importante esperienza professionale quasi interamente a Trieste, città dove è anche morta il 29 giugno 1913, a novantun anni. La scienziata è stata, infatti, ordinaria di astronomia all’Università giuliana dal 1964 al 1992, anno della collocazione “fuori ruolo” per raggiunti limiti di età. Prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste – che ha guidato per ben ventitre anni, dal 1964 al 1987 -, al quale ha fatto acquisire una fama internazionale.


E Margherita Hack, “l’amica delle stelle”, in questi giorni non sarà ricordata soltanto nella sua città di adozione – Trieste, appunto, dove è anche sepolta -, ma anche nel capoluogo friulano. A cura dell’Associazione dei toscani in Friuli Venezia Giulia, questo avverrà domani, 10 giugno, alle 18, a Palazzo Toppo Wasserman – Università di Udine (aula T4 Pier Paolo Pasolini, via Gemona 92), proprio in occasione dei 100 anni dalla nascita, in quanto si vuole attribuire «un omaggio alla figura di una delle menti più brillanti della comunità astronomica e scientifica italiana ed internazionale nel campo dell’astrofisica».
Interverranno: Leonarda Lasaponara, segretaria dell’Associazione dei Toscani in Friuli Venezia Giulia, e consigliere dell’Afam, sul tema “La vita, la figura sociale e umana di Margherita: dalla fede irriducibile nella scienza, alle condivisioni etiche di un’atea convinta col ‘prete laico’ Pierluigi Di Piazza” (il sacerdote recentemente scomparso); Marinella Chirico, giornalista Rai, racconterà invece della sua esperienza di “Testimone del confronto tra la scienziata atea e don Pierluigi Di Piazza”; infine, Paolo Corelli, presidente dell’Afam, Associazione Friulana di Astronomia e Meteorologia di Remanzacco, chiuderà gli interventi trattando il tema “Margherita Hack: studi e meriti scientifici acquisiti nell’arco di una vita dedicata allo studio delle stelle”.
All’importante incontro, dedicato a una delle espressioni più eminenti della comunità scientifica internazionale, ha assicurato la propria collaborazione il Club per l’Unesco di Udine presieduto da Renata Capria D’Aronco. Ingresso libero, ma fino ad esaurimento dei posti nel rispetto delle norme anti-Covid.

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In copertina, la scienziata Margherita Hack ormai anziana; all’interno, ancora ragazza in veste sportiva e all’amato telescopio.

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